Speciale Cesar Carmona y Mots - INFOTRIAL

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Speciale Cesar Carmona y Mots

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6 Febbraio 2018


Viaje en España (viaggio in Spagna)...
Cesar Carmona, Mots e come nascono i capi d'abbigliamento

 
 

Seconda puntata del nostro viaggio in Spagna con protagonista Cesar Carmona, fondatore di Moting parts e Mots.

Cesar è originario di Villanueva De La Peña nella regione della Cantabria, una zona della Spagna che si affaccia sull’Oceano e presenta caratteristiche metereologiche simili al sud della Gran Bretagna.

Classe 1975 ha iniziato a seguire il circus iridato nel 1996 come assistente di Amos Bilbao, pilota di Santander con cui ha lavorato fino al 2000.
Cesar, la tua carriera da assistente è iniziata da giovanissimo.

“Si dopo aver seguito Amos, nel 2001 ho fatto da muchilero a Marcel Justribo allora alla guida della Sherco  del Team Otyan.

Nei due anni successivi ho lavorato con un giovane Adam Raga ed è iniziata la mia avventura a fianco dei piloti Gas Gas, proseguita con Jeroni Fajardo dal 2004 al 2006.”


 
 

E dopo vari incarichi in Gas Gas è iniziata la storia di Mots.

“Prima di Mots è nata la Moting Parts che esiste tutt’ora.

La nostra prima idea era di fare distribuzione di prodotti per moto, successivamente molti clienti ci hanno richiesto abbigliamento da trial, così abbiamo provato a lavorare anche in questo settore.

Mots è quindi nata non per necessità ma per soddisfare i clienti.

Tutta la famiglia ha lavorato da sempre nel mondo delle moto,  io e mia moglie Meritxall (figlia di Narciso Casas tra i fondatori di Gas Gas) abbiamo lavorato in Gas Gas e negli anni è nata l’idea di fare qualcosa di più ampio.”

 
 

Quale il significato del brand Mots?

“Il marchio Mots era nato parlando nel 2005 con mio suocero Narciso, allora avevamo pensato ad un nome che si avvicinasse il più possibile alla parola moto, facile da ricordare in diverse lingue.”

 
 

Ora Mots veste il pilota da capo a piedi, quali i tempi di progettazione e realizzazione di un capo d’abbigliamento?

“Per un casco servono un paio d’anni di lavoro.

Per prima cosa si decide la forma e le caratteristiche del casco.

Successivamente si passa alla creazione del modello in 3D, una fase particolarmente costosa visto che ogni modifica richiede un notevole investimento di tempo e denaro.

Successivamente si passa alla realizzazione delle calotte che noi proponiamo in due misure, ognuna con una sua omologazione.

Dopo di che fase finale con i test e la produzione.”

 
 

Più breve è la realizzazione dello stivale.

“Ti sembrerà strano ma per uno stivale il tempo è più o meno lo stesso del casco.

Anche qui dopo aver studiato il mercato per capire le richieste dei consumatori e rivenditori, vi è una prima fase di sviluppo grafico.
Dopo il disegno si passa alla parte tecnica.

Lo stivale è composto dalla suola che copre due o tre numeri, questo richiede uno stampo specifico per il piede destro ed uno per il sinistro.

Simile alla realizzazione dell’abbigliamento è il taglio dei vari pezzi che vengono uniti tramite cuciture.

Servono poi stampi per ogni particolare in materiale plastico che compongono lo stivale ed qui bisogna considerare il tutto doppio, visto che vi sono forme diverse per il piede destro e quello sinistro, oltre che dimensionamenti diversi a seconda della misura.

Ogni particolare che compone lo stivale copre mediamente due o tre misure e Mots produce dalla taglia 39 al 47, oltre al modello Zona Junior dedicato ai bambini.

Uno stivale come il nostro è formato da circa 122 pezzi diversi, ad esempio per ogni chiusura sono una decina i particolari.

Dopo un anno di lavoro si inizia a produrre sette, otto tipi diversi di prototipi, infine dopo i test viene deliberato il progetto e inizia la produzione.”

 
 

Mots propone poi diverse linee d’abbigliamento.

“Per l’abbigliamento compriamo il tessuto in Italia perché la qualità migliore si trova nella vostra nazione!

Abbiamo un fornitore che con il laser taglia i pezzi stampati che, successivamente vengono cuciti da un altro nostro collaboratore.

Mots ha introdotto nei pantaloni da trial le protezioni in materiale morbido della tedesca Sas Tec, che in caso di urto si irrigidiscono proteggendo la zona interessata.

Questi materiali speciali sono prodotti da solo due o tre ditte al mondo e reputiamo siano ottimi sistemi  di sicurezza che uniscono alta qualità e leggerezza.

I guanti vengono prodotti in China, non per un discorso di prezzo ma di qualità.

Nella repubblica asiatica in questo settore sono all’avanguardia come sistemi costruttivi.”

Cesar è un vero appassionato di trial e prima di salutarci ci mostra la Gas Gas con la quale ogni due o tre mesi esce a divertirsi.

Una serie di articoli che continueranno prossimamente con altre realtà che abbiamo visitato nel nostro Viaje en España.

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